Passepartout


Chitarra: DANIELE CAMERA
Tastiera e voce: STEFANO LAZZERI
Basso: MICHELE PIANTÀ
Batteria e Voce: ENRICO LANZA
Voce: NICOLA VASCHETTI


 



Nicola Vaschetti durante un concerto a Piossasco (TO), è invitato da un gruppo d’amici musicisti, alla ricerca di un interprete per il loro gruppo. Il tastierista dei passepartout Stefano ha la voce simile a quella del cantante Enrico Ruggeri che diventa un’arma buona per proporre le cover, ma negativa per i brani di loro composizione. Nel settembre dl 1989 nasce il gruppo dei PASSEPARTOUT ossia (passiamo dappertutto). Dopo alcuni mesi di sala prove, quattro canzoni dei passepartout sono pronte per entrare in sala di registrazione. Il genere musicale dei passepartout è il soft rock, e la voce del cantante aumenta di potenza nei toni bassi e gli altri elementi dei passepartout rendono con i loro cori un piacevole contorno.  Nell’aprile del 1990 entrano in sala di registrazione, al Modulo Mixage. Il tecnico del suono dei passepartout è Simone Falovo, il chitarrista di una nota band rock “gli elektra drive “.
Il gruppo dei passepartout debutta in pubblico allo Scambia dischi e con la diretta di Radio Torino Popolare, mentre suona dal vivo. Il Vaschetti oltre che cantare nel gruppo, s’improvvisa presentando tutti gli altri artisti della serata. Per i Passepartout è un ottimo trampolino di lancio. Nel giugno dello stesso anno fanno un concerto al parco “La vigna” di Carmagnola (TO). Nella prima parte il cantante esegue con basi musicali alcuni pezzi classici della musica leggera italiana. In seguito a lui si aggiunge il gruppo. La serata è ripresa dal centro culturale e videoteca di Carmagnola. Il gruppo ottiene anche nella seconda performance in pubblico, un notevole successo. Dopo questo concerto il gruppo si scioglie. Il tastierista Stefano, trova un lavoro che lo impegna fino a tardi la sera, il batterista Enrico parte per il militare, il “bassista”, Michele, preferisce proseguire gli studi nel jazz. Il vaschetti non si arrende e decide di proseguire la sua strada da solista.


1990 APPUNTAMENTI CON I PASSEPARTOUT:

APRILE:

Sabato 21 – Torino, sala di registrazione con il gruppo Passepartout nella sala di registrazione “Modulo Mixage”.

Domenica 22 – Torino, sala di registrazione con il gruppo Passepartout nella sala di registrazione “Modulo Mixage”.

MAGGIO:

Sabato19  Torino Piazza Solferino “Scambia dischi”. Intervista e concerto ai passepartout in diretta a radio Torino Popolare.

GIUGNIO:

Domenica 03 Carmagnola (TO), Parco La Vigna, Concerto dei passepartout, organizzato dalla F.I.OM.-C.G.I.L Piemonte.


TESTI DEI PASSEPARTOUT:

MADRE
Quadro d’autore da interpretare nell’anima,
parole fatte per fare stare bene e sorrisi,
crescere in fretta , in un attimo ti vedi uomo,
la cena è pronta vieni a mangiare o si raffredderà.

Amica migliore discorsi da madre inevitabili
tu sempre pronta ascolti le mie menate,
solo davvero io, non sono stato mai
 e nei miei dubbi più forti c’erano gli occhi tuoi, più sinceri dei miei.

Rit: Madre dolcissima pezzo di pane tu aspettami
tu che cantavi le mie canzoni canta ancora per me,
nelle stagioni del cuore ho viaggiato con te
e se ripercorro la strada ti trovo come sei.

Strada del cuore che porta sempre a sud,
deve sei nata campo di grano e rovine,
chioccia moderna tu che leggi Moravia,
hai la parola giusta per ogni occasione tu,
che hai vissuto per me.

Rit: Madre dolcissima pezzo di pane tu aspettami,
tu che cantavi le mie canzoni canta ancora per me,
nelle stagioni del cuore ho viaggiato con te
e se ripercorro la strada ti trovo bella più che mai,
bella più che mai, bella più che mai.

OGGI È UN ANNO IN PIÙ DI IERI.
Questo è un periodo di ripensamenti, di ricordi
di macchine veloci di qualche soldo in più
di un amico che non c’è più e di te che te ne vai per altre città.
Questo è un periodo di freddo e di neve,
di nostalgie e di vecchi film!!!

Di qualcuno che verrà, di nuovi libri da sfogliare,
di donne solo da immaginare di ore passate a ricordare,
un pianoforte suonato in due, di lunghe notti ad aspettare te.

RIT. Oggi è un anno in più di ieri
te ne sei accorto anche tu.
In un continuo viaggio verso il futuro
niente per niente nessuno ti dà.
Oggi è un anno in più di ieri, ed il cuore che non và
nel mio mondo di pensieri tante persone m’hanno lasciato già.

I miei anni raccontano le mie verità
e parlano spesso di passate felicità.

Nei nostri letti ci sentiamo troppo soli
e i compleanni passati in compagnia di un bicchiere,
per tutto quello che non so per quello che ho,
oggi canto solo per noi.

RIT.  Oggi è un anno in più di ieri
te ne sei accorto anche tu.
In un continuo viaggio verso il futuro
niente per niente nessuno ti dà.
Oggi è un anno in più di ieri, ed il cuore che non và
nel mio mondo di pensieri tante persone m’hanno lasciato già.

PIANO FORTE
Lei non sentiva più il mio suono
perché non c’era più, musica in noi,
quella sera fino a mattina ti ho parlato,
piano forte hai bevuto e parlato.

Due persone stranamente insieme
camminano per vie diverse,
vie diverse senza terra ne mari.
Niente ladri, niente eroi, fra noi
niente ladri niente eroi fra voi.

RIT: Piano forte noi, piano, piano si avvicinava lei
sei innamorato o no e forte, forte le rispondevo no.

Anche se non ci credevo, però me lo diceva sempre,
quante volte tante volte ho sperato in noi,
non credevo più in me e ne alla mia stanca mente,
rilassata senza niente, piano, piano mi ha accarezzato.

RIT Piano forte noi, piano, piano si avvicinava lei
sei innamorato o no e forte, forte le rispondevo no.
Piano forte noi, forte piano vuoi?, Forte piano noi…
Piano forte voi.
Piano forte noi.

UNA VITA APPESA AD UN FILO. (Titolo originale: immortale fra le note)
Una vita appesa ad un filo che ci tiene su.
Le paure in questo tempo, salgono di più.

Parli piano e non sento ciò che dici
forse è meglio però, se questa notte mi cerchi io ci sarò.

Quante storie, quante note da pensare qui,
i concetti fatti insieme, svaniscono così.

Ti difendo dicendo la tua vita
non è uno specchio ma è il tempo
è solo il tempo che passa e passa con te.

RIT Ciao devo andare, ma non credere che sia finita
e cantando le canzoni io sarò dentro te.
Ma dove vai non è ancora il momento di andare
quelle cose troppe cose devo fare con te.

Quanta gente stamattina e non la crederesti qui
la tua sposa che saluta pesino quella lì.

Mi sento solo in mezzo a tanta gente non ce la faccio a stare qui
Ti guardo l’ultima volta.

RIT Ciao, devo andare, ma non credere che sia finita
e cantando le canzoni io sarò dentro te.
Ma dove vai non è ancora il momento di andare,
quelle cose, troppe cose devo fare con te.

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