Grigiofumo

I GRIGIOFUMO, nascono nell’aprile 1987, in una sperduta cascina nei pressi di Piossasco, nella seconda cintura di Torino, in seguito all’incontro fra:

Batteria: PAOLO GONTERO
Tastiere: ARNALDO NEGRO
Voce: NICOLA VASCHETTI
Basso: MARCO GODINO


Tutti e quattro,i grigiofumo, consapevoli della grigia realtà della vita, hanno cercato d’esprimere tramite la loro musica e in particolar modo con la crudezza dei testi, una visione personale di una condizione di esistenza, rispecchiata anche nel nome stesso del gruppo: grigiofumo.

PAOLO GONTERO, nato a PIOSSASCO (TO) il 14.11.1967, residente a PIOSSASCO. Perito agrario. Professione studente universitario.
SEGNI PARTICOLARI; capelli lunghi, barbetta e giubbotto scrostato.

ARNALDO NEGRO, nato il 12.06.1966 a RIVOLI (TO), residente a PIOSSASCO. Professione: mobilivendolo
SEGNI PARTICOLARI: lungo tre metri.

NICOLA VASCHETTI, nato il 16.04.1965 a TORINO, residente a TORINO. Perito grafico. Professione: barista
SEGNI PARTICOLARI: la vocalità.

MARCO GODINO: nato il 19.05.1962 A CASALE MONFERRATO (AL), residente a TORINO. Perito elettrotecnico. Professione: vacante.
SEGNI PARTICOLARI: vecchio sfigato.

RICONOSCIMENTI NEL 1988
PREMIO DALLA STAMPA DI TORINO PER L’ORIGINALITÀ DEL BRANO PRESENTATO AL FESTIVAL DI PRIMAVERA CON IL BRANO SUBSTRATI.
PREMIO AI GRIGIOFUMO: TARGA DI MERITO AL RIVOLI INSIEME
TARGA DI MERITO AI GRIGIOFUMO PER L’ESEGUZIONE DEL BRANO GABBIE, AL THAT MEY FEELING.

CONCLUSIONI:
Dopo un anno di prove il gruppo, grigiofumo, decide di presentare i brani al pubblico. Il tastierista dei grigiofumo Arnaldo Negro dopo la partecipazione al that’ my feeling, lascia il gruppo. I restanti tre grigiofumo uniti, si misero subito alla ricerca di un nuovo tastierista, ma per quanto cercarono non, lo trovarono. Per un problema famigliare fu Marco Godino il basso, nel maggio del 1989 a trasferirsi di città e lasciò i grigiofumo. Infine anche Paolo Gontero nel giugno del 1989 per il servizio militare decide di fermarsi per un anno. A quel punto il cantante Nicola Vaschetti decide di proseguire da solista le serate.

Ringrazio moltissimo il mixerista dei grigiofumo per la sua pazienza e la disponibilità GIORGIO MATTIA di RIVOLI (TO).
Ringrazio il maggiore ALBERTO VALENTINI, per la sua amicizia e per avere scritto per i grigiofumo due testi: Nadine e Monna Lisa.

ARTURO BRACHETTI FU COLPITO DALL’ORIGINALITA’ DEI GRIGIOFUMO.

TESTI

GABBIE   (GRIGIOFUMO).
Gabbie di pensiero in questo cupo presente,
ergastoli riflessi in una vita distante,
Gabbie di diamante, Gabbie all’ultimo piano,
astri già raggiunti muoiono in una mano.

Gabbie di poesia di versi nati in un letto,
osservo anche i tuoi occhi hanno qualcosa di astratto
Gabbie cancellate eliminando il presente,
distruggendo ancora una presenza schiacciante
e prove di durezza di emozioni violente
Gabbie in cui più niente riesce ad essere importante
essendo ormai confuse in questo onesto dolore
Gabbie d’altri occhi che vogliono guardare.

Gabbie di relitti dove tutto è finito
ora non c’è niente che non sia già passato
Gabbie di un domani che non vuole arrivare
adesso che i tuoi occhi rimangono a guardare.

SUBSTRATI:
Substrati poi muorimi addosso,
rosa invertebrato muorimi addosso.

Ora precipiti ma tra questi intrecci
abdica a tuo favore la mia ambizione.

Oltre l’asfalto un domani più ambio
crolla il tuo mito ora che mi muori addosso.

LA VERITA’
Gli occhi del silenzio che celebra i miei giorni
hanno le labbra della verità,
l’aria qui è di legno mi soffoca i pensieri
come le mani della verità.

Ritaglio stelle nella notte
ora fuggo e mi specchio,
in un’esistenza che sa di cloroformio. Io?

Il tempo è senza cielo che scorre con il buio
vaga nell’antro della verità,
attimi di piombo di sale e pavimenti
che mi nascondono la verità.

E cerco altrove una ragione
un po’ di gioia un’emozione
tra la nebbia di quest’alba.

E cerco ancora una ragione
un po’ di gioia un’emozione
tra la nebbia di quest’alba.

MISTERI
Si specchiava nell’acqua nera della sua esistenza,
invidiava immensamente la sua libertà,
sola e libera vagava in un mondo senza tempo
lamenti umani per non andare là.

Nella luce nascondeva i suoi desideri
le tremavano le ossa e la luce l’accecava,
non vedeva non sapeva che la luce l’attirava
lamenti umani per non andare là.

Ci studiò un’ora intera
mentre ormai era sera
non volava non parlava e la nuvola mentiva,
non rideva non piangeva
quella storia era finita
sola rimase in un nuovo quiz!

I misteri, non ci fermeranno, mai sapranno i nostri limiti.
I misteri non ci fermeranno, mai sapranno i nostri limiti.

NEVE
Vivi lacrima in un vero arcobaleno
aiutami strappami via all’inverno dell’attesa
chiamami, ascoltami, si può volare nell’assenza, pensami, aspettami, vivrai vedrai….

Allietami, deludimi, eliminami, eludimi illudimi.
Allietami, deludimi, eliminami, eludimi illudimi.

Canta nuvola nascondi gli ideali,
amami scrivimi, uccidi queste ore, guardami, espandi, respira.

Rit: Neve, fuggi da questo inverno così, gioia e dolore intorno.

Seguimi rotola affonda nella gioia
prendimi subdola negli occhi e nella vita, tagliami, straziami ma poi lecca le ferite,
trema ed attendimi rivivrò vedrai….

Amami ma temimi eliminami, odiami, illudimi.
Amami ma temimi eliminami, odiami, illudimi.

Rit: Neve, fuggi da questo inverno così gioia e dolore intorno
neve….

MONNA LISA
Monna Lisa sorride di un pensiero segreto,
sul mio viso è il rimpianto di un amore lontano.

Silenziosa ricorda un segreto infinito,
io ricordo momenti non ancora svaniti.

Monna Lisa raccoglie, nei suoi occhi la luce,
io raccolgo la pioggia che non ho seminato.

Monna Lisa ha i capelli del color della notte
il mio amore era biondo ma la notte ha il suo cuore.

Monna Lisa ha giocato tutti i giochi del mondo,
io ho giocato la vita ma il destino a barato.

Lei sicura ha il sorriso di chi ha vinto la morte,
io ho sconfitto la morte, ma ho perduto il sorriso.

NADINE
La rete di strade non ti ha catturata, zingara sicura vai
amica dei fanciulli nella giungla di elettriche liane.

E ironica osservi i buffi giganti,
presunti signori del mondo, con un sorriso negli occhi
antichi occhi, saggi e sereni.

Ti bagni nelle piscine dei ricchi
mangiando un frutto rubato
sprezzante diva beffarda,
fantasma d’antichissime età,
eludi la caccia ostinata dei meschini invidiosi che
promettono vita sicura sotto forma di schiavitù.

Rit: Oh, Nadine nata libera, maestra di vita e verità
 insegnaci a spezzare le catene, legami di stupidità.
Oh, Nadine nata libera, maestra di vita e verità
 insegnaci a spezzare le catene, legami di stupidità.

Nella città del Santo che parlava
agli uccelli, meno sordi dell’Uomo
tu cresci tuo figlio nel vento,
perché viva libero nel sole.

Mentre noi coltiviamo con cura,
tra muri e barriere, la paura di essere vivi,
come un fiore senza profumo.

OPPRESSIONE
La luce acceca i tuoi dolori
mentre lontano rimani a pensare
sguardi archiviati contenitori,
frasi fondate in tempi più chiari.

Alice compra le tue memorie
lasciando in cambio lacrime vuote
raggi di vita che vedi volare,
dentro i respiri può recitare.

RIT: Troppo buio mi vola addosso
ogni ricordo è un attimo perso,
ogni quartiere un nuovo mondo,
nella distanza scoppi in un pianto.
E se le tenebre danzano intorno
questa finzione ritorna alla vita
torna alle origini di ogni paura
in universi vissuti in salita.

La luce gioca le tue riflessioni
mentre distratto ti lasci cadere
dentro gli sguardi che avevi perduto
battendo in voli già dimenticati.

RIT: Troppo buio mi vola addosso
ogni ricordo è un attimo perso,
ogni quartiere un nuovo mondo,
nella distanza scoppi in un pianto.
E se le tenebre danzano intorno
questa finzione ritorna alla vita
torna alle origini di ogni paura
in universi vissuti in salita.
Il percorso dei grigiofumo perse tanti componenti ma l'idea iniziale dei grigiofumo è stato portato avanti rispettando gli ideali iniziali. Nel solista Nicola Vaschetti è rimasta ancora gran parte del suo iniziale gruppo: i grigiofumo

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